Cortesia correttezza e aplomb vince l’ANS di due lunghezze.

Finisce la seconda giornata della TURBOCUP UFO22. Se non ci sono stati grossi colpi di scena in classifica, non sono mancate di certo occasioni per arricchire le pagine dei tabloid Montecolesi e delle riviste gossip della vicina Italia.

Due prove nella seconda giornata portano, più le tre di ieri, a stilare la classifica definitiva.

Vincono la prima tappa della TURBOCUP 2021:
GIO del gruppo TNT (ANS)
secondi l’Uforobot GOLDRAKE del capostazione montecolese, con al timone l’incerto Cibo ed un capellone (ANS)
il terzo podio a TURBOSTAR del Lago Minore (CVG)
Vitalix I° si piazza al 5°, il duca di Mirabella ed il primario della clinica Fatebenechemmeglio con figlio a bordo di Bravo papà 4 alla 8^ posizione, Quarenzo 14° e Bufobuforumbufis, la barca umile dei 2 Moschettieri + una, al 15° posto.

Telecronaca in diretta di Dario Abbece di radio Koper Capodistria in barca stampa con Jean G. Smile. Abbece si dichiara appagato con la retribuzione per il servizio dato con un corso gratuito di Montecolese aspirato tenuto dal Jean G. stesso che, d’abitudine, non lesina mai delle parole di conforto alla barca giuria composta per l’occasione da Tersillo (un nome una certezza), Pico della Mirandola e dall’Ispettore Hercule Sguarot impegnato nelle indagini della boa assassinata. L’ispettore per meglio osservare i movimenti degli indiziati, si traveste da Udr, riuscendoci alla perfezione.
Sposta per tre volte il campo di regata: boe ed ancoraggio della pilotina, giocherella con il mariolino, come si confà ad un vero Udr, e, per meglio entrare nella parte, sabota ad uopo il motore della barca.
Le indagini di Sguarot, lo portano ad osservare attentamente il noto professore Montecolese: Ilsolito Blu esperto in botanica ma anche in telecomunicazioni, tuffi liberi, attaccamento bottoni ed anche esperto poliglotta. Capisce al volo, da buon poliglotta, i netti e folkloristici richiami di Jean G. che lo incitano a lasciare il campo di regata dove l’esperto per conto di Sguarot, stava interrogando due alghe lacustri probabili testimoni del delitto alla boa. In seguito il Professor Blu sarà fermato per aver sottratto una boa, a suo dire, per uno scambio di vedute con una famiglia di licheni ed una leda abitanti sulla boa stessa. Ilsolito dichiarerà in seguito:

“L’essere accusato di così barbara azione il fatto di voler colloquiare liberamente con dei mitili autoctoni avvinghiati al calumo di quella boa, lo trovo un offesa al mio tempo libero che, gratuitamente, offro al lavoro dell’appuntato Sguarot per risolvere in tempi suggellatamente brevi questo abominevole caso che ha colpito con non celata tracotanza la mia umile e libera persona e che amaramente assilla e tituba i cuori dei miei followers e concittadini della Repubblica, per sempre, Indipendente di Montecolo.” “Grazie”

Tutto la storia non sfugge a Jean G che smaschera il maresciallo undercover con un’eccentrico e stravagante e persuasivo discorso.
Le indagini si fermano momentaneamente, Monsieur Hercule prende la sua risma di carta e ritorna al Comissariato ricevendo però dall’amico Jean G. in scusa, il nuovo CD della collana:
” Il pragmatismo nella lingua Montecolese” volume 12
“Come scegliere parole di peso per farsi capire meglio”.

Le indagini sul delitto entrano in una zona di stallo, tutti si bloccano per 8 minuti. Poi al suono della campana la vita riprende come prima compresa quella di Jean G.
Alla fine della giornata un’altra boa viene ritrovata esanime quasi eviscerata sul pavimento polveroso del PalaBeretta.

Ora si parla solo del serial killer galleggiante di Montecolo.

La compagine Montecolese ha dato prova di correttezza e cortesia nei confronti degli ospiti che hanno in più occasioni usato termini da far arrossire il Jean G, nazionale e manovrando le proprie imbarcazioni come se non fossero le loro ma erroneamente prestate da qualche sprovveduto. Forse colpa dell’adrenalina e della voglia di performance o meglio ancora la necessità di battere la compagine Montecolese, instaurano un clima di paura, ricordando a tutti la vecchia storia del “topino di Montecolo che allegro e gioioso andò a passeggiare nel bosco frondoso ma ad un tratto di paura si fermò perché incontrò il Gruffalò” poi il topino vince così come i Montecolesi ma questa volta per colpa di Prosecchi non filtrati e illegalmente introdotti nella Repubblica, si è rischiato l’incidente diplomatico.

E così il vostro Sam Pellegrino vi saluta e vi rimanda alla prossima riunione sportivo conviviale e pettegola della nostra benamata Repubblica.





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